lunedì 3 giugno 2019

Un mare di plastica

Tra qualche centinaio d'anni i sopravvissuti alla distruzione ambientale o i visitatori giunti da altre galassie, per studiare e capire il cambiamento repentino del nostro pianeta e la scomparsa di milioni di esseri viventi - la trasformazione di un "mondo" che ha avuto per milioni di anni le condizioni ideali per creare vita e le ha distrutte in un paio di secoli - recupereranno sui fondali marini i resti della nostra epoca: automobili, frigoriferi, cucine, oggetti vari, ma soprattutto tonnellate di plastica.  Le nostre stoviglie in plastica (piatti, bicchieri, bottiglie, posate), le nostre opere prodotte con lo stesso materiale (Mobili, automobili, bambole, statuine) verranno poste nei musei accanto alle statue elleniche, ai gioielli fenici, alle anfore romane e via continuando.

Resteranno in quelle teche per sempre a memoria del suicidio della nostra "inciviltà".
Nelle foto oltre al mare di plastica nelle acque cinesi, possiamo vedere alcuni reperti "archeologici" rinvenuti nello stretto di Messina fino a 600 metri di profondità.

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