Cominciamo a farci domande sulla raccolta differenziata e mia figlia, educata da sempre a differenziare i rifiuti, sbotta: "Ma allora che la facciamo a fare la raccolta differenziata?".
Mia moglie scende dall'auto e domanda ad un operatore come mai i rifuti vengono raccolti insieme? L'addetto risponde con grande imbarazzo: "Signora noi raccogliamo tutto, come ci viene comandato. Poi quando li conferiamo al centro, loro differenziano".
Tutta la notte continuo a pensare alla vicenda. Alla gara d'appalto per la raccolta dei rifiuti a Catania, la più grossa d'Italia costo 300milioni di euro, che non è stata mai effettuata; al servizio che viene affidato in proroga ogni 130 giorni; al costo della Tari tra i più alti del Paese (già prima del dissesto); al Sindaco che il 31 gennaio ha presentato in aula la delibera di aumento e al consiglio comunale che l'ha votata; all'aumento dei costi in discarica del 14% (saranno per gli addetti allo smistamento?). Mi chiedo come faremo a spiegare ai nostri figli, ai nostri nipoti, ai nostri genitori, ai nonni - che senza la differenziata saremo invasi dai rifiuti, che le discariche sono strapiene, che la loro salute è in pericolo, - quando l'amministrazione che dichiara un vergognoso 9,1% di raccolta differenziata, in realtà non riesce a garantire neanche quella!
Mi ricordo della solerzia nel sequestro della nave Acquarius, perchè i membri dell'equipaggio (poi totalmente scagionati) furono accusati di smaltire rifiuti "pericolosi" come indifferenziati.
Infine penso all'assessore all'ambiente, il leghista Cantarella, che mentre la città è sommersa dai rifiuti e la raccolta differenziata è una farsa, trova il tempo per gioire della chiusura del centro sociale Colapesce.
Certo senza una vera opposizione e nessun controllo, per chi amministra è una vera pacchia.
Ho condiviso il tuo articolo, concordo con te!
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